Mimmo Lucano indagato (insieme con altre nove persone) per truffa e falso ideologico per quanto riguarda la gestione dei migranti.
Non c’è pace per l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano, al centro di una nuova indagine. L’uomo sarebbe questa volta al centro di un caso di truffa e falso.
Migranti, Mimmo Lucano indagato per truffa e falso ideologico
Il sindaco (sospeso) di Riace dovrà rispondere delle accuse di truffa e falso ideologico per quanto riguarda la gestione dei migranti. Indagate, oltre Lucano, altre nove persone.
Secondo le ipotesi, Lucano, nelle vesti di sindaco, confermando che le strutture destinate a ospitare i migranti erano idonee e a norma di legge, avrebbe ingannato e indotto in errore sia il Ministero degli Interni che la Prefettura di Reggio Calabria.
Le analisi e i sopralluoghi alle strutture presenti a Riace avrebbero invece evidenziato diverse irregolarità sia per quanto riguarda l’impiantistica che per quanto riguarda le condizioni igieniche in cui vivevano le persone ospitate.
L’ex sindaco di Riace, inoltre, non potrà fare ritorno nella sua città ancora per un altro anno essendo stato prolungato il provvedimento per il divieto di dimora comminato allo stesso Lucano già al momento dell’apertura della prima indagine a suo carico.
L’arresto di Domenico Lucano
Domenico Lucano è stato arrestato nel mese di ottobre (2018 ndr). La magistratura aveva fatto sapere che non sarebbero stati commessi reati per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, affidati ad alcune società composte da stranieri, ma questo non chiude il calvario giudiziario del sindaco che sarà giudicato insieme ad altre nove persone per truffa e falso ideologico.